lunedì 2 marzo 2009

L'INTER IMBATTIBILE IN ITALIA (CONTRO LE SQUADRE ITALIANE)

Nell'ennesima puntata settimanale della fiction interista, occorre prendere atto dell'imbattibilità dell'Inter. Neppure una Roma strepitosa sul campo di San Siro è riuscita nell'impresa di battere i neroazzurri. In vantaggio di 2 goals alla fine del primo tempo, sul 2-1 dopo cinque minuti del secondo tempo, ma di nuovo sul 3-1 e nel pieno controllo della partita più tardi, i giallorossi capitolini si sono lasciati raggiungere su un 3-3 che ha dell'incredibile se non fossimo in Italia dove, com'è noto, la religione è della massima importanza. E, infatti, dopo il 3-1 della Roma, mi sono chiesto se gli dei si fossero ormai rassegnati alla sconfitta dello squadrone interista o se avessero in serbo ancora un braccio per l'opportuna rimonta. Mi sbagliavo, niente braccio, ma un comunissimo rigore, concesso dall'incolpevole quanto bravo Rizzoli (almeno bravo quanto il suo collega Rosetti, numero uno dei fischietti italiani), dal cognome milanese ma dalla caratura sicuramente internazionale, tradito nel giudizio dalla caduta in area giallorossa del pur bravo Balottelli senza che alcuno lo toccasse, catapultandosi in mezzo a due giocatori avversari e facendo leva col gomito sul petto di Motta per scivolare platealmente a terra. Inutile dire che il 3-2 ha fatto precipitare nel panico la Roma che ha finito così per subire anche il prevedibile pareggio. Ed è altrettanto vero che i giallorossi, prontamente riavutosi, hanno comunque rischiato ugualmente di vincere 4-3 se De Rossi (dopo aver segnato uno splendido goal) non avesse calciato fuori una palla più facile da mettere in rete. Possiamo forse opporci alla volontà degli dei? Ancora una volta abbiamo ascoltato i commenti dei soliti Casarin e Ferri a Controcampo, entrambi risoluti nel sottolineare l'errore di Rizzoli, pur riconoscendogli nel complesso un buon arbitraggio. Tanto buono e tollerante - aggiungerei - da non punire col cartellino giallo (come del resto a differenza di altri colleghi egli è solito fare in ogni partita) almeno per la prima mezz'ora di gioco i calciatori che l'abbiano meritato, con ciò graziando, naturalmente per puro caso, l'interista Zanetti che a seguito di un secondo cartellino avrebbe dovuto poi essere espulso.
Quale altro insegnamento trarre da Inter-Roma, oltre a quello della presa di coscienza dell'imbattibilità dell'Inter nel campionato italiano? Forse che il c.t. della nazionale italiana dovrebbe cominciare a prendere in considerazione giocatori come Santon, Balottelli, Brighi, oltre ad Amauri (burocrazia permettendo) e Santacroce, in luogo di riproporre stancamente ex-campioni del mondo ormai logori. Ma questo è un altro discorso e lo farò a suo tempo e luogo.

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