martedì 21 dicembre 2010

narrativa e soprannaturale: J. REDFIELD

La Profezia di Celestino il romanzo che James Redfield pubblica a sue spese nel 1993 ha venduto oltre 5 milioni di copie in circa 40 paesi. Spiegarne la fortuna sotto il profilo letterario sarebbe molto arduo, più comprensibile invece se si guarda al messaggio che l'autore lancia col proposito di rispondere ai tre interrogativi arcinoti di ogni tradizione esoterica: Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?

In un linguaggio semplificato e con formule elementari e accessibili al grosso pubblico, James Redfield risolve un'operazione già impostata da Carlos Castaneda, con ironia e maggiore perizia letteraria, a cavallo degli anni Sessanta e Settanta dopo le tante ubriacature e le illusioni prodotte dal mito sessantottino. L'operazione consiste nel rivelare il mistero dell'esistenza. Il pretesto narrativo utilizzato dal Redfield è però piuttosto ‘sfruttato’ e consiste, manco a dirlo, nel recupero di un antico manoscritto.

La conoscenza del manoscritto che risale al 600 av. Cristo contiene diverse Illuminazioni capaci di trasformare gli uomini e dunque è osteggiata sia dal governo peruviano che dalla chiesa ufficiale. L'intreccio della narrazione

è piuttosto semplice e serve più che altro ad illustrare il contenuto delle Illuminazioni: “la Prima Illuminazione avviene quando ci rendiamo conto delle coincidenze che si presentano nella nostra vita... Secondo il sacerdote queste coincidenze avvengono sempre più frequentemente... Sembrano dovute al destino, come se la nostra vita fosse guidata da una forza inspiegabile... Ogni giorno sempre più persone si convincono che questo misterioso ovimento sia reale e abbia un significato, e che ci sia qualcosa oltre la vita di tutti i giorni. Questa presa di coscienza è la Prima Illuminazione.”

Il nostro anonimo protagonista senza un attimo di esitazione si precipita all'aereoporto e sull'aereo che dagli Stati Uniti lo trasporta in Perù conosce un assistente di storia della New York University che insegue il suo stesso obiettivo di mettere le mani sul prezioso manoscritto e che gli rivela il contenuto della Seconda Illuminazione, consistente nella consapevolezza che le coincidenze nella vita di ciascun individuo si collegano a quelle di tutti gli altri creando vicende di particolare rilevanza storica. All'arrivo a Lima, il protagonista, come un vero e proprio James Bond dello spirito, è coinvolto in una serie di spari e di inseguimenti ai quali lo sottrae un certo

Wil che lo condurrà in una bellissima residenza tra le montagne del Perù, dove grazie anche ad alcuni ricercatori che studiano i campi di energia delle piante, conosce la Terza Illuminazione:

“ La Terza Illuminazione ci dice che ogni cosa nell'universo è composta di energia, a cui spetta il compito di creare tutte le forme e la sostanza di ciò che noi chiamiamo realtà. Come un immenso oceano di vibrazioni, questa energia si fonde in una miriade di forme di esistenza che possono essere un'onda, un sasso, un fiore, un cappotto nel vostro armadio o addirittura voi stessi. L'esistenza è composta dalla stessa sostanza di base, ed è sempre in movimento -nasce, si sviluppa, si trasforma e si sposta(...) La Terza Illuminazione rivela che tutte le cose sono in realtà una...”. Questo passo è in realtà tratto non dalla Profezia di Celestino ma dalla Guida alla Profezia di Celestino, libro che Redfield, sull'onda del successo, pubblica nel 1995 per fornire ogni chiarimento sul volume scritto due anni prima. Di questa Guida occorre dire qualcosa per ciò che meglio chiarisce il successo di tutta l'operazione progettata dall'autore. Una breve sintesi della narrazione si collega al nocciolo di ciascuna illuminazione e per ogni capitolo o illuminazione si propongono al pubblico ricerche, domande, inviti all'autoanalisi e una serie di convincenti esercizi per singoli e per gruppi oltre a veri e propri rituali per caricarsi di energia, aumentare la concentrazione ecc...

La Quarta illuminazione consiste nel comprendere che il mondo è luogo di competizione per l’ottenimento dell’energia, che l’energia è potere e che l’uomo è in grado di attingere energia e potere senza necessariamente entrare in conflitto con gli altri uomini. Braccato dai soldati peruviani che hanno ucciso o arrestato i suoi compagni di ricerca, in preda al terrore e ormai rassegnato al proprio destino, il protagonista ha un'esperienza di trascendenza che lo sottrae ai pericoli e lo fa sentire in armonia col tutto facendogli ripercorre le tappe del cammino evolutivo: dalle più semplici vibrazioni di energia all'apparizione del genere umano. Egli comprende allora il messaggio della Quinta Illuminazione: la fonte di energia è nella bellezza e nell'armonia della natura, non nell'usurpazione dell'energia altrui.

Altri personaggi, tra cui due sacerdoti in dissenso con la Chiesa ufficiale, gli rivelano poi anche il contenuto della Sesta e della Settima Illuminazione:

' La Sesta Illuminazione ci insegna che ognuno di noi è il passo successivo dell'evoluzione lungo la discendenza originata dai nostri genitori. Riconoscendo ciò che hanno fatto nostro padre e nostra madre, e individuando il punto in cui sono arrivati, possiamo scoprire la ragione spirituale per cui siamo nati. Otterremo un'immagine più chiara di chi siamo e di che cosa dobbiamo fare solo riconciliando ciò che ci hanno dato con quello che ci hanno lasciato da risolvere (...) La Sesta Illuminazione ci spiega che noi restiamo bloccati, rallentando la nostra evoluzione, ogni volta che cerchiamo di controllare l'energia con un processo chiamato dramma di controllo. Interrompiamo infatti lo sviluppo del nostro destino usando ripetutamente un modello infantile di controllo, impedendo alla sincronicità di aiutarci ad avanzare.'

Questo aspetto del messaggio di Redfield si rivela molto interessante. Con dramma di controllo egli intende quell'insieme di procedure che noi mettiamo in atto sin dalla primissima infanzia per il controllo dell'energia e che consiste nell'assumere, di fronte ad un comportamento inquisitorio o semplicemente autoritario, un atteggiamento aggressivo, eccessivamente riservato o vittimistico. Particolarmente interessante è la descrizione del tipo vittimistico che Redfield presenta nella sua Guida alla Profezia di Celestino:

'Le persone che appartengono al tipo vittimistico pensano di non avere la forza sufficiente per affrontare attivamente il mondo, e cercano di suscitare la compassione degli altri in modo da attirare l'altrui energia... Sempre pessimista, l'individuo che appartiene al genere vittimistico attira verso di sé l'attenzione altrui assumendo espressioni preoccupate, sospirando, tremando, piangendo, fissando il vuoto, rispondendo lentamente alle domande che gli vengono poste, e ripetendo drammi e crisi particolarmente violenti. Preferisce mettersi al sicuro nelle retrovie, lasciando che siano gli altri a svolgere tutto il lavoro. Le sue due parole preferite sono "Si, ma...". Chi appartiene al tipo vittimistico inizialmente seduce per la sua vulnerabilità e il suo bisogno di aiuto. Bisogna ricordare che non è seriamente interessato a trovare una soluzione perché in tal caso perderebbe la sua fonte di energia. Può darsi che metta in mostra un atteggiamento eccessivamente accomodante che lo porta a credere che gli altri si stiano approfittando di lui, rinforzando così il suo metodo vittimistico di acquisire energia. Estremamente arrendevole, non è molto capace di fissare limiti e termini, e il suo comportamento varia dal cercare di convincere, difendersi, accampare scuse, spiegarsi più volte e parlare troppo...'

La Settima Illuminazione consiste nella capacità di imparare a decifrare i segnali disseminati sulla nostra strada: pensieri, coincidenze e soprattutto sogni. L' Ottava Illuminazione, ricollegandosi alla Quinta e alla Sesta, suggerisce l'opportunità di intensificare i rapporti con gli altri, allargando il campo delle nostre relazioni, dai figli ai genitori ai rapporti d'amore e di amicizia, consapevoli che da ogni rapporto maturo e consapevole riceviamo un messaggio per la nostra realizzazione. La Nona Illuminazione è ritrovata in un luogo di particolare potere, tra rovine di templi Maya e Inca che l'autore battezza come 'rovine di Celestino', in omaggio alla spiritualità di Pietro del Morrone, il monaco eremita eletto papa nel 1294 col nome di Celestino V:

'La Nona Illuminazione spiega come cambierà la cultura umana nel prossimo millennio per via dell'evoluzione consapevole. Parla di una vita completamente diversa. Per esempio, il Manoscritto predice che noi uomini diminuiremo volontariamente il numero di abitanti perché tutti abbiano l'opportunità di vivere nei luoghi più belli e ricchi della terra. Dice anche che in futuro esisteranno molte altre zone del genere perché eviteremo di tagliare le foreste. Esse potranno così invecchiare e produrre energia (...) Guidato dalle proprie intuizioni, ognuno saprà esattamente cosa fare e quando farlo, e si adatterà così alle azioni altrui. Nessuno eccederà nei consumi, perché avremo superato il bisogno del possesso fine a se stesso.'

Col ritrovamento della Nona Illuminazione e con varie vicende che vedono prima l'arresto del protagonista poi il suo rimpatrio forzoso negli Stati Uniti termina La Profezia di Celestino ma non anche il ciclo delle Illuminazioni. Nel 1996, sulla scia del grande successo di vendite, Redfield pubblica infatti La Decima Illuminazione, un libro che ci trasporta addirittura nell'Aldilà dietro i sogni visionari del protagonista che comprendono anche la consapevolezza di precedenti incarnazioni sue e dei suoi amici. La trama è molto meno scorrevole della Profezia di Celestino, anche se a questa si accomuna per assoluta mancanza di ironia, ciò che per lo più si riscontra in tutti gli scrittori della cosiddetta New Age.




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