martedì 28 ottobre 2014

Diritti e prepotenza in "Buoni a nulla", l'ultimo film di Gianni Di Gregorio

Buoni a nulla, regia di Gianni Di Gregorio, Italia, Ottobre 2014, 87 minuti



 Un film modesto, ancorché dignitoso, nello squallore attuale del cinema italiano d’evasione [e non solo], con una filosofia semplice ma chiara e comprensibile a tutti. Senza l’aspettativa di grandi risate, come annuncia la solita stampa compiacente, ma con buona disposizione a far sorridere. 

 Impeccabile l'interpretazione di Gianni Di Gregorio, attore e regista come nei suoi precedenti film [Pranzo di Ferragosto del 2008 e Gianni e le donne del 2011], coadiuvato dall’ottimo Marco Marzocca, che possiede una naturale vis comica, e da Valentina Lodovini, nella parte di Cinzia, l’impiegata “fancazzista” che sfrutta grazia e avvenenza per farsi dare una robusta mano nelle questioni personali e d’ufficio.

 Gianni e Marco, impiegati, sono attratti subito l’uno dall’altro perché hanno in comune la vocazione a non saper dire di “no” . Mentre il primo, già in procinto di andare in pensione, è aiutato a prendere coscienza dal sopruso subito – in base ad una nuova normativa che pare fatta apposta per richiamare l’attualità – di dover continuare a lavorare per altri tre anni, per di più trasferito dal centro di Roma ai margini della città, nel deserto dei nuovi quartieri dell’Eur, Marco, innamorato di Cinzia, stenta a liberarsi dal complesso del “signorsì”.









 Il film dura appena 87 minuti, ma si rivela anche troppo lungo, perché ad una prima parte, condotta con brio e dove si sente riecheggiare, mutatis mutandis, un clima godibile alla Monsù Travet, segue un tempo ripetitivo e scontato che ricorre volentieri ai luoghi comuni e al frastuono musicale per recuperare senso e ritmo. Le scene finali rivelano con ironia la vera morale del film: va bene non dire sempre di sì, va bene far valere i propri diritti, meglio ancora saper osare nella vita e in amore, ma fino a che punto siamo disposti a pagare il prezzo della prepotenza altrui?  

sergio magaldi

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