venerdì 28 aprile 2017

L’EDIZIONE SPAGNOLA DI “MASSONI. SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ ILLIMITATA”


Gioele Magaldi,
Masones. Todos sus secretos al descubierto, Kailas Editorial, Madrid, 2017
   
 Nel presentare l’edizione originale di MASSONI. SOCIETA’ A RESPONSABILITA’ ILLIMITATA. LA SCOPERTA DELLE UR-LODGES [Gioele Magaldi, Chiarelettere, Novembre 2014, pp.656], individuavo in tre obiettivi principali l’intento dell’autore:

1)Dare consapevolezza a massoni e non massoni del ruolo di grande responsabilità che la Massoneria si assume nel gestire la post-modernità.

2)Rilanciare tale consapevolezza al di dentro delle logge tradizionali per modo che cessino dal torpore dell’attuale funzione – che l’autore del libro ritiene ormai meramente ornamentale – per riprendere il glorioso cammino del passato, allorché lavorare sulla propria pietra grezza era non solo la condizione, ma anche la premessa per lavorare “al bene e al progresso dell’umanità”.

3)Contribuire a far ripartire il motore della Storia verso un Nuovo Ordine Mondiale, capace di riformare una società “malamente globalizzata” e di dare all’Europa un’autentica unità politica ed economica, rispettosa della sovranità popolare, sottraendola all’arbitrio di oligarchie che, in nome dell’austerità e dei propri affari, hanno fatto e continuano a fare opera di “macelleria sociale”.

 


 

 

 Aggiungevo, in tale prospettiva, che il libro si presentava come il tentativo di riscrivere la storia del mondo, almeno dall’avvento del nazifascismo sino ai nostri giorni. Mi congedavo, pertanto, dai lettori del blog con la promessa di riprendere successivamente il discorso [per leggere il post della recensione clicca sul titolo che segue: MASSONI.SOCIETA' A RESPONSABILITA' ILLIMITATA [Riscrivere la storia del mondo, parte I]. Lo riprendo ora, approfittando dell’uscita dell’edizione in lingua castigliana del libro per conto di Kailas Editorial di Madrid, una casa editrice cui va il merito di aver tradotto in spagnolo i romanzi di Mo Yan, lo scrittore cinese, nobel per la letteratura.

 L’edizione spagnola di Massoni si presenta più snella di quella italiana, ma la struttura non ne risulta modificata, con la nota dell’editore italiano, le dediche, la premessa generale e la lunga introduzione di Laura Maragnani. Invariato soprattutto il contenuto dei 9 capitoli in cui si articola il volume, purgato solo di alcuni incisi e senza che ne risulti mutata la sequenza, ancorché detti capitoli siano stati, per così dire, “alleggeriti” dei loro “presupposti” introduttivi che, nell’edizione di Chiarelettere, avevano una funzione didascalica, rispondente all’esigenza di orientare maggiormente il lettore con l’inserzione di brani significativi di altri autori sull’argomento di volta in volta trattato. Una ulteriore modifica riguarda quella che chiameremmo l’appendice del libro, dalla quale sono espunti 2 paragrafi, più accademici che essenziali alla comprensione dell’opera: “la bibliografia parziale” e “l’indice dei nomi”. Nel complesso, dunque, una scelta editoriale oculata e tesa a semplificare la lettura e che in definitiva rende il libro meno “informato” ma più compatto, “stringente” e probabilmente più agevole per un maggior numero di fruitori. Di seguito, l’indice dell’edizione spagnola, se confrontato con quello dell’edizione italiana, rende immediatamente conto delle ininfluenti differenze tra le due edizioni.

Sumario

Nota del editor
Dedicatorias
Premisa general
El poder con mandil por Laura Maragnani
Aquí, en la Tierra de Mordor, octubre 2014

1- La solución final (1941-1942-1948)
2- Conservadurismo de Oriente a Occidente (1950-1956)
3- Masones y Vaticano por la Unión Europea (1950-1957)
4- El masón y rosacruz Angello Roncalli, alias Papa Juan XXIII, el Concilio Vaticano II y el sueño de una moderna armonía entre exoterismo religioso y esoterismo masónico en función de un renovado periodo de igualdad, fraternidad y libertad (1958-1968)
5- La imaginación al poder, un masón en la Luna y la crisis de la democracia (1968-1975)
6- Chaos ab Ordine et Ordo ab Chao (1967-1981)
7- Masones unidos por la globalización, primera parte (1974-1975-1979-1991)
8- Masones unidos por la globalización, segunda parte (1992-2001)
9- Un gran ojo incandescente sin párpados, inscrito en un triángulo. Sauron con mandil y la Globalización sin democracia, sin libertad y sin derechos globales, primera parte (2001-?)

- Fuentes testimoniales
- La importancia de la tradición oral, boca a oído, en la masonería y en las sociedades iniciáticas en general
- Glosario mínimo parcial
- Esquema de la obra
                   
Agradecimientos


 Riscrivere la storia del mondo – dicevo sopra – almeno a partire dall’avvento del nazifascismo. Ebbene, nel primo capitolo del libro si comincia proprio da qui, riannodando gli eventi che vanno dall’ascesa di Mussolini e di Hitler sino alla persecuzione “scientifica” degli ebrei. La tesi di fondo è che i due dittatori, dopo aver messo fuori legge la libera muratoria, si servirono ampiamente di massoni neoaristocratici per scalare e mantenere il potere. Scrive l’autore [Edizione spagnola,]:

Tanto Hitler como Mussolini, por otra parte, declararon ilegal a la francmasonería, pero Mussolini hizo de su Gran Consejo del fascismo una especie de Gran Logia de Estado, colocando a una mayoría aplastante de masones tanto en su interior como en las cúspides institucionales (con el masón Beneduce escogido como director de toda la economía fascista); mientras que Hitler, al mismo tiempo que les encargaba a Alfred Rosenberg, Reinhard Heydrich, Martin Bormann y Hermann Göring la misión de desmantelar, ya en el plano ideológico ya en el práctico, la actividad de las logias alemanas ordinarias (y de orientación liberal y democrática) –objetivo que fue puesto en práctica y llevado a término del 28 de febrero de 1933 al 30 de julio de 1935–, se hacía flanquear por el masón Hjalmar Schacht, como gran titiritero de todo el sistema económico-financiero e industrial alemán. El mismo Göring cultivó, desde los años veinte, importantes relaciones con varios financieros e industriales alemanes masones afiliados a Ur-Lodges cosmopolitas y supranacionales. [Per la versione originale, cfr., op. cit., p.61].

 Il fine non espressamente dichiarato del sostegno massonico, cosiddetto neoaristocratico, al nazifascismo era triplice: favorire una “involuzione oligarchica ed elitaria della governance” in Europa come negli Stati Uniti; assecondare anche militarmente l’espansione del Terzo Reich in funzione antisovietica; giovare “al business colossale dell’industria bellica che questi circuiti massonici sovranazionali in gran parte controllavano”. Gli accordi di Monaco della fine di settembre del 1938 rappresentano la frontiera delle concessioni massoniche, quando il massone conservatore Chamberlain e il massone progressista Daladier, in rappresentanza dell’Inghilterra e della Francia, accettano le imposizioni di Hitler e di Mussolini, pur di salvaguardare la pace; ma è ormai evidente che la massoneria elitaria e conservatrice sta rivedendo il proprio atteggiamento per timore di una guerra europea che finirebbe per coinvolgere anche gli Stati Uniti, trasformandosi in un conflitto mondiale. La United Grand Lodge of England, dal canto suo e in questo stesso periodo, ribadisce la propria formale e tradizionale estraneità alla politica, precisando [prg.7 Aims and Relationships of the Craft]:

“Con coherencia, la Gran Logia siempre se ha negado a expresar su propia opinión sobre cuestiones de política interna o externa, ya sea nacional o en el extranjero, y jamás permitirá que se asocie su nombre con ninguna iniciativa, por mucho que sea humanitaria, que viole su inmutable política de mantenerse al margen de cualquier asunto que tenga que ver con las relaciones entre los gobiernos, entre partidos políticos o entre ideas contrarias a la política gubernamental.” [pp.62-63 ed.italiana].

 Dello stesso avviso, tuttavia, non sarà il massone conservatore Winston Churchill che pure in passato aveva guardato con simpatia al fascismo mussoliniano. Divenuto premier, Churchill  “se verá obligado a ofrecerle a Franklin Delano Roosevelt –líder de los masones progresistas euroatlánticos– la colaboración de los sectores de la francmasonería británica y europea moderada y conservadora que ya no estaban dispuestos a seguir apoyando bajo ningún concepto la deriva imperialista, sanguinaria y belicista de los nazifascistas.” [p. 63 ed.italiana. Per la verità, la versione originale recita:”Spetterà proprio a Churchill (…) offrire a Franklin Delano Roosevelt” ].

 In definitiva, dunque, l’autore attribuisce ai massoni [neppure distinti in conservatori e progressisti, come pure farà nel “riscrivere” altri eventi] il merito di aver posto fine alla resistibile ascesa del dittatore nazista e all’ancora più resistibile ascesa del fascismo mussoliniano, non senza prima aver sottolineato l’importanza che ebbero le oligarchie massoniche nel favorirne la presa del potere in Italia e in Germania. Del resto, tale connubio tra l’ala, per così dire, progressista della Massoneria e quella conservatrice, se sconcerta chi non fa parte dell’istituzione, non desta meraviglia tra i “fratelli”. Scrivevo nel post sopra citato: “Insomma, quel che ha tutta l’aria di una dichiarazione di guerra verso una parte della massoneria si stempera in realtà nel riconoscimento che è la massoneria nel suo complesso a gestire il mondo in cui viviamo, almeno a partire dal XVIII Secolo. In più, la lunga conversazione riportata nell’ultimo capitolo del libro [pp.491- 586] tra autorevoli esponenti “dell’élite massonica mondiale”, mostra chiaramente che non solo il dibattito è sempre aperto tra massoni di diverse e talora opposte tendenze politiche, ma che la legittimazione dell’altro è data per scontata: ancorché egli sia ritenuto un avversario, resta pur sempre un fratello. Ciò non è senza conseguenze – come vedremo – nel progetto di riscrivere la storia del mondo, anche solo a partire dall’avvento del nazifascismo”. 
                            
 Non meno intrigante è la lettura del “corollario” fondamentale, riguardante la “vendetta tedesca” contro i massoni e soprattutto contro gli ebrei. Non che questa si spieghi integralmente con il “voltafaccia” massonico, perché le persecuzioni contro gli ebrei erano cominciate già tempo prima e, come chiarirà l’autore in un successivo paragrafo, c’era “un lato esoterico” della “soluzione finale” che spingeva Hitler ad assicurare alla “razza ariana” un primato mondiale che riteneva usurpato dalla “razza ebraica”, [cit.,p.66]; ma è un fatto che tali persecuzioni furono  riprese con maggiore violenza circa due mesi dopo gli accordi di Monaco. Riporto il passo dall’edizione spagnola perché, senza gli incisi presenti nell’edizione italiana, risulta forse più immediato ed efficace:

“Queremos recalcar que el proyecto nazi de exterminio total de los judíos no puede ser explicado de ninguna manera mediante categorías interpretativas de tipo práctico o racional.
No había ninguna utilidad ni racionalidad de naturaleza material en el hecho de exterminar a una poderosa fuerza-trabajo semiesclavizada (millones de judíos), de la que se había demostrado, y se seguía haciendo, su utilidad y bajo coste para las empresas operantes en suelo alemán o en los territorios bajo la ocupación nazi.
Pero cada acto histórico responde a una determinada forma de racionalidad, y el refugio en hipótesis simplificadoras que aduzcan a una presunta locura de Hitler y de las SS de Heinrich Himmler, no nos parece ni correcto desde el punto de vista historiográfico, ni sólido a un nivel antropológico.
Por un lado Hitler y los suyos, en los años 1939-1942, se sintieron traicionados por aquellos ambientes masónicos elitistas y neoaristocráticos angloamericanos que los habían apoyado en su ascenso y en su consolidación en el poder, pero que, en primer lugar, no había logrado evitar el enfrentamiento bélico, primero contra Reino Unido y luego con los EEUU, y en segundo lugar, en algunos casos se habían retractado horrorizados ante la escalada de violencia y brutalidad indiscriminada y a menudo gratuita del Tercer Reich nazi. Se trataba, entonces, de castigar a esos mismos ambientes, a veces en efecto de ascendencia hebrea más o menos remota y a veces no, pero que en cualquier caso quedaban agrupados simbólicamente (o eran susceptibles de ello) por la maldición propagandística contra las demo-pluto-judaico-masonerías enemigas de los nazifascistas. Internando a los judíos en los campos o asesinándolos, se estaba enviando un mensaje de venganza y desafío a las democracias occidentales liberales (Gran Bretaña y los EEUU in primis) en las que los judíos –con el mismo estatus que otras etnias, en un contexto de pluralismo interétnico– ostentaban cargos relevantes en la economía, en las finanzas, en la cultura y en el arte.” [pp.64-65 ed. italiana].

In conclusione, mi sembra che dall’edizione originale di Massoni, pubblicata poco più di due anni fa, e da Masones, la sua traduzione in lingua castigliana, apparsa ora, si levi nel complesso l’auspicio di un risorgimento massonico, nella consapevolezza che il mondo in cui viviamo è il frutto della ricerca massonica di un nuovo ordine mondiale su un’ottava superiore. La Massoneria, segreta nei rituali, non negli intenti, custode della tradizione e al tempo stesso maestra di tolleranza e di libertà di pensiero, è entrata spesso da protagonista nelle vicende umane - se non direttamente, ciò che le è vietato dagli statuti e che ne pregiudicherebbe irrimediabilmente il carattere - attraverso l’azione dei tanti massoni che hanno determinato gli eventi della modernità e della post modernità, rendendo possibile la fine del feudalesimo, l’avvento delle società liberali e della democrazia. D’altra parte, la neutralità propria delle istituzioni massoniche – che non va confusa con gli ideali ma con l’azione –  ha talora permesso che altri massoni tentassero di far girare all’indietro le lancette della storia con intenti elitari, involutivi e controiniziatici o che utilizzassero le insegne massoniche per interesse personale, gettando un comprensibile sconcerto nell’opinione pubblica. Le rivoluzioni inglesi, la guerra per l’indipendenza degli Stati Uniti d’America, la rivoluzione francese e la dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, i risorgimenti nazionali, la lotta al nazifascismo e la dichiarazione universale dei diritti umani del 1948 sono gli antefatti che legittimano la Massoneria ad ogni trattativa sui futuri assetti europei e mondiali, nella prospettiva della libertà e della pace universale.


sergio magaldi

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